AL HAYAT - Addio al fisico Guerra, ha aperto la via a scoperte da Nobel

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Addio al fisico Guerra, ha aperto la via a scoperte da Nobel
Addio al fisico Guerra, ha aperto la via a scoperte da Nobel

Addio al fisico Guerra, ha aperto la via a scoperte da Nobel

Autore di ricerche cruciali per capire la complessità

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Addio al fisico Francesco Guerra, che ha aperto la strada a ricerche di primo piano in matematica e fisica teorica, come quelle che hanno portato al Nobel uno dei suoi allievi, Giorgio Parisi. E' morto a 83 anni, lasciando una grande eredità scientifica sulla quale si basano ricerche fondamentali per studiare i sistemi complessi. "Francesco Guerra aveva uno sconfinato amore per la fisica. Io gli devo molto sia per quello che ha scoperto, sia per le tantissime discussioni scientifiche dalle quali ho molto imparato", dice Parisi. "Un vero maestro e un modello" lo definisce un altro dei suoi allievi, Enzo Marinari, del dipartimento di Fisica dell'Università Sapienza di Roma. Lo ricorda come "una persona complessa ed affascinante" e "un vero genio, una persona di enorme cultura e di impressionante onestà: era un uomo buono, e per lui capire gli altri, farsi capire, aiutare a decidere era una cosa importantissima". Guerra, prosegue Marinari, "è stato un grande fisico matematico. Un corpo di suoi risultati, che dimostrano il completo rigore matematico di alcuni sviluppi di fisica teorica, è stato cruciale per la definizione del Premio Nobel poi arrivato a Giorgio Parisi, e lega al suo nome ad alcuni dei più fondamentali risultati di fisica matematica degli ultimi decenni". Nato a Napoli il 10 novembre 1942, Guerra si è laureato in Fisica nella sua città, dove ha insegnato dal 1968 al 1972, dopo avere lavorato come ricercatore prima al Consiglio Nazionale delle Ricerche a Napoli e poi all'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. Nel 1972 è diventato professore all'Università di Salerno e nel 1974 si è trasferito in Francia, all'Università Aix.Marseille a Luminy per poi andare negli Stati Uniti, all'Università di Princeton, dove ha lavorato dal 1975 al 1976. Quindi è tornato in Italia, come direttore dell'Istituto di Fisica dell'Università di Salerno e poi come vice-rettore. Bel 1979 inizia l'insegnamento presso il dipartimento di Fisica teorica dell'Università Sapienza di Roma, dove dal 1983 dirige il dipartimento di Matematica. Dal 1995 al 2001 è stato direttore del dipartimento di Fisica. Fra i suoi contributi scientifici maggiori, quelli relativi alla teoria quantistica dei campi, che unifica i principi della meccanica quantistica e della relatività speciale per descrivere le particelle elementari e le loro interazioni.

T.al-Harbi--al-Hayat