AL HAYAT - I David delle donne. Delpero, 'le cose stanno cambiando'

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I David delle donne. Delpero, 'le cose stanno cambiando'
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I David delle donne. Delpero, 'le cose stanno cambiando'

L'autrice di Vermiglio trionfa, premi a Golino e Vicario

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È la prima donna ad aver conquistato la statuetta per la regia ai David di Donatello. Un traguardo che per Maura Delpero rende ancora più significativo il trionfo ottenuto dal suo film, Vermiglio, che dopo il Leone d'Argento a Venezia, la candidatura ai Golden Globe e la corsa per l'Italia agli Oscar, ha ottenuto sette statuette comprese quelle per il miglior film, la produzione e la sceneggiatura originale. Come regista, aver vinto ai David "è un punto d'orgoglio in più perché per me - dice in un incontro con i giornalisti - e ne sono certa anche per le mie colleghe (nella cinquina per la regia erano in gara anche Valeria Golino con la serie l'Arte della gioia e Francesca Comencini con Il tempo che ci vuole) il percorso è stato più difficile. Il discorso sulla parità è sempre difficilissimo perché nasconde molte insidie, va sempre considerato come un punto di passaggio che serve". Un risultato storico quello di Delpero, nella 70/a edizione dei David contraddistinta dal successo di molte opere firmate da autrici: tre statuette a testa sono andate a Gloria! di Margherita Vicario e a L'arte della gioia, tratta dal capolavoro di Goliarda Sapienza. Inoltre a ricevere il David come miglior documentario è stato Lirica Ucraina, di Francesca Mannocchi. La vittoria di una donna per la regia "era possibile e probabile, visto che eravamo in tre candidate e già per questo era una cinquina molto interessante - sottolinea Delpero -. Ma non è una cosa che ti aspetti. Certo, abbiamo sentito in questi mesi un grande affetto intorno al film, un grande sostegno, molto trasversale". Il percorso da autrice nel cinema "l'ho affrontato in Italia come in Argentina, dove eravamo andate molto avanti ma adesso è un disastro - osserva la regista, che in 20 anni si è affermata prima nel documentario poi nel cinema di fiction come una voce indipendente, originale e coraggiosa -. Però in qualche modo le cose possono veramente cambiare e stanno cambiando". L'obiettivo è far sì che non sia più un'eccezione: "Poi non è solo una questione di genere. Per me non è stato facile non solo in quanto donna ma in quanto periferica da tutti i punti di vista". Però "per fortuna il desiderio è un motore molto forte".

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K.al-Muhaysini--al-Hayat