A Kind of Language in mostra da Prada Rong Zhai a Shanghai
Fino al 1 febbraio 2026 l'esplorazione sul linguaggio del cinema
La mostra "A Kind of Language: Storyboards and Other Renderings for Cinema" inaugurata a Shanghai negli spazi di Prada Rong Zhai, residenza storica del 1918 restaurata da Prada e riaperta nel 2017, esplora il linguaggio del cinema. Il progetto espositivo, curato da Melissa Harris e realizzato da Prada con il supporto di Fondazione Prada, è aperto al pubblico dal 4 novembre fino al primo febbraio 2026. Presentata per la prima volta a Milano nella sede di Osservatorio Fondazione Prada dal 30 gennaio all'8 settembre 2025, "A Kind of Language" esamina il complesso processo creativo che anticipa la realizzazione di un film, esplorando storyboard e altri materiali come moodboard, disegni, schizzi, scrapbook, quaderni e fotografie. A Shanghai, questo secondo capitolo del progetto esplora ulteriormente i differenti approcci nei processi di creazione di un film, mettendo in risalto e approfondendo la ricerca sul cinema asiatico e in particolare sulle produzioni cinesi degli ultimi decenni. La mostra include oltre cinquecento materiali realizzati tra il 1940 e il 2024 da oltre trenta autori, tra i quali registi, direttori della fotografia, artisti, grafici, animatori e coreografi come: Muzaffar Ali, Pedro Almodóvar, Wes Anderson, Ingmar Bergman, Martin Campbell, Charlie Chaplin, Álex de la Iglesia, Jonathan Demme, Cecil B. DeMille, Fleischer Studios, Terry Gilliam, Frant Gwo, Todd Haynes, Alfred Hitchcock, Jia Zhang-ke, Alejandro Jodorowsky, Joan Jonas, Isaac Julien, John Irving, Yang Lina, Jia Ling, Hayao Miyazaki, Christopher Nolan, Qiu Jiongjiong, Satyajit Ray, Jerome Robbins, Martin Scorsese, Steven Spielberg, Andrew Stanton and Lee Unkrich, Tan Chui Mui, Agnès Varda, Walt Disney Productions, Wim Wenders, Robert Wise e Fred Zinnemann. L'allestimento della mostra, concepito da Andrea Faraguna e sviluppato con lo studio di architettura Sub, reinterpreta il design realizzato per l'esposizione di Milano adattandolo agli spazi architettonici caratteristici di Prada Rong Zhai. Concentrandosi sul ruolo di questo strumento per il cinema, l'allestimento ricrea l'ambiente di lavoro degli artisti di storyboard traducendolo in un'esperienza spaziale. I tavoli espositivi ispirati alle scrivanie da disegno sono al centro del progetto espositivo. Ogni tavolo è dedicato a un film specifico di cui viene presentata la narrativa visuale sotto forma di una sequenza di scene che possono essere osservate da vicino. Muovendosi tra le stanze della residenza storica, la disposizione spaziale genera un flusso dinamico che guida i visitatori come se si muovessero tra i fotogrammi di un film. Questa progressione permette al pubblico di vivere gli storyboard non come semplici immagini statiche, ma come elementi integranti della narrazione cinematografica.
I.Hoshan--al-Hayat
